PORTO, SCOPERTI SEI RAZZI INESPLOSI GETTATI NEI CASSONETTI DEI RIFIUTI

Si è rischiato il bis dell’incendio che alcuni mesi fa ha danneggiato un compattatore dei rifiuti Il comandante Sutera: «Smaltirli in questo modo è un gesto da incoscienti e irresponsabili»

 

GIULIANOVA. Razzi buttati tra i rifiuti del porto e a rischio esplosione. La scoperta è stata venerdì mattina dagli operai Ecotedi, la società che svolge il servizio di raccolta rifiuti all’interno del porto, oltre che in città. Gli addetti, mentre erano intenti nello svuotamento di alcuni contenitori dei rifiuti all’altezza del molo nord, hanno notato ben 6 razzi di segnalamento in dotazione alle barche.
Gli operai, resisi conto del pericolo costituito dai razzi, hanno allertato l’Ente porto per le indagini e i provvedimenti del caso. Il presidente Valentino Fabrizio Ferrante ha denunciato subito la circostanza alla guardia costiera nella persona del comandante Daniela Sutera che, con l’ausilio degli uomini della polizia marittima, ha sequestrato il materiale esplosivo. Sarebbe stato subito accertato che i razzi di segnalamento erano scaduti di validità da poco tempo.
L’episodio ha fatto tornare in mente quanto accaduto nei mesi scorsi proprio a un compattatore della Ecotedi che, poco dopo la raccolta dei rifiuti in porto, prese fuoco proprio nella parte posteriore dove viene compressa l’immondizia proprio per l’esplosione di alcuni razzi buttati tra i rifiuti. Dovettero intervenire i vigili del fuoco per evitare il peggio. In quella occasione la circostanza fu addebitata proprio alla presenza di razzi tra i rifiuti anche se non si riuscì a risalire ai titolari dell’imbarcazione responsabili dell’accaduto.
Intensa l’attività di controllo che la capitaneria di porto sta svolgendo proprio per verificare la validità delle dotazioni di bordo delle imbarcazioni. E infatti i razzi trovati tra i rifiuti erano scaduti e, in caso di ispezione sulla barca, sarebbe scattata la sanzione per l’armatore.
Il comandante della guardia costiera Sutera così commenta: «La legge impone a fabbricanti e importatori di pirotecnici, ossia coloro che per primi, a qualsiasi titolo immettono sul mercato italiano tali prodotti, di farsi carico della loro corretta gestione a fine vita. Pertanto è da incoscienti ed irresponsabili provvedere allo smaltimento in maniera autonoma e di certo illecita di tali segnalamenti, atto che tra l’altro costituisce reato».

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Nel 2020, CoGePir ha raccolto ed avviato a termodistruzione in sicurezza, oltre 115.000 pirotecnici scaduti.
Co.Ge.Pir. – Consorzio Gestione Pirotecnici – vede coinvolti i principali produttori e importatori nazionali. I soci
fondatori sono Albatross, Arduino, Canepa & Campi, FdF Nautica, Jonassohn, Panzera e UCINA Confindustria
Nautica. Il Presidente del Consorzio è Alberto Osculati.

 

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